venerdì 18 gennaio 2013

IL GUSTO TRA ETICA ED ESTESIA

"La gourmandise è un atto del nostro discernimento in virtù del quale preferiamo ciò che è gradevole al gusto a ciò che non lo è."
Fisiologia del gusto, Brillat-Savarin
 
Gusto dunque Sono: questa potrebbe essere un'interessante metamorfosi della massima cartesiana del cogito ergo sum. Metamorfosi provocatoria forse o magari una sua evoluzione. Dice bene Brillat- Savarin quando afferma che il gusto è legato al discernimento. Il Gusto è senso cognitivo del reale, è estensione necessaria del nostro essere un pensiero che abita un corpo, del nostro essere pensiero incarnato. Gusto dunque scelgo e scelgo perchè interpreto la realtà, la sento, la comprendo e infine la rappresento nel pensiero. Il viaggio nel Gusto è un viaggio tra estesia ed etica complesso e affascinante. Un viaggio tra il sentire e il percepire che si evolve nell'estetica del comunicare nel  teatro gastronomico della convivialità. Il gusto si trasforma infine in identità in gesto etico del rispetto di valori, codici e idee che rispecchiano un senso profondo, quello della realtà.
Gusto dunque sono. Il Gusto come scoperta della realtà e senso della possibilità. 

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